domenica 3 luglio 2016

Formaggio tipo Bagoss in Malga Clef

A presentare l'azienda è Fulvio, padre di Andrea, un ragazzo di trent'anni che da dieci fa il casaro. Durante la bella stagione è in Malga Clef e porta le mucche al pascolo sulle montagne trentine. Se volete fare un giro in malga guardate qui.

I pascoli

La zona di pascolo è molto estesa, le mucche in estate stanno all'aperto tutto il giorno mangiando l'erba, mentre durante l'inverno sono alimentate a fieno: questo conferisce ai formaggi un sapore diverso a seconda del periodo di produzione. Durante l'inverno le 30 mucche vengono portate nella stalla di Polaveno; nel periodo estivo Andrea cura, oltre alle sue mucche, anche altre che gli vengono date in affitto, per un totale di 120-130 animali.

I pascoli sono divisi da fili elettrificati affinché le mucche abbiano molto spazio ma non si perdano.
Alle mucche da latte vengono assegnati i campi migliori e più vicini alla malga, per facilitare le operazioni di mungitura, mentre alle manze ed alle vitelle vengono assegnate altre zone, più distanti. Gli animali stanno al pascolo tutto il giorno, non temono freddo e pioggia, al contrario soffrono il caldo, i colpi d'aria e la grandine. Per questo è meglio che stiano all'aperto e nei pascoli vi sono zone alberate, in cui possono trovare riparo in caso di necessità.

Le mucche vengono munte due volte al giorno sempre alla stessa ora, tramite mungitura meccanica col vuoto, una tecnica che Andrea ha imparato nelle malghe svizzere e che rende più facile e salubre la mungitura. Le analisi dell'ASL lo confermano: il latte di Andrea è quello con minor carica batterica di tutta la zona e anche la sua stalla si è piazzata al secondo posto per salubrità. Un bel risultato!


La produzione

Il latte viene trasformato in formaggio di tipo Bagoss, in formaggelle, ricotta e burro. Ad aiutarlo vi sono altre 2 persone.

Il disciplinare per ottenere la dicitura Bagoss è molto rigido. Essendo prodotto in altra zona non è possibile chiamarlo Bagoss, ma viene trattato con lo stesso procedimento. Il colore giallo è dato dallo zafferano, che è un ottimo antiossidante, quindi oltre a conferire il tipico aroma, che con la stagionatura va smorzandosi, preserva la qualità del formaggio.

Il latte viene posto in vasche d'acciaio, per affioramento viene tolta la panna, che viene utilizzata per fare il burro. Il latte scremato che rimane viene scaldato a 40-44°C, viene fatto cagliare e messo in forma. La stagionatura avviene in cantina per 10-12 mesi. Durante questo periodo, una volta a settimana, le forme vengono grattate, oliate con olio di lino e girate.
La resa è vicina all'8%, quindi per avere una forma tra i 16 e i 24 kg, vengono utilizzati 300 litri di latte.
Per capire quando il formaggio è stagionato al punto giusto, lo si batte con un martelletto.

La ricotta viene fatta solo su richiesta , poiché non avendo un frigo in cui conservarla, si rischia di doverla buttare se non vi sono acquirenti.

Per la produzione del burro, la panna raccolta cruda per affiormento, viene lavorata in una zangola in legno, come una volta. Anche il burro cambia colore a seconda del periodo: bianco in inverno e giallo in estate. Il burro preparato in malga è molto diverso da quello industriale, derivato dal siero di avanzo del formaggio, dunque da latte che è stato cotto, compromettendone proprietà e sapore.


Altre curiosità

La vita media di una mucca è di 12-13 anni (nella produzione industriale è di pochi anni) e ognuna ha il suo nome.
La produzione giornaliera massima è di 25 litri (contro i 60 della produzione industriale)
La maggior parte delle mucche è di razza bruno alpina, alcune sono pezzate bianche e rosse.
In stalla il toro è libero, si ricorre all'inseminazione artificiale solo in caso si voglia fare una particolare selezione.
Una mucca costa circa 2000 euro.
Vengono messi sottovuoto solo i formaggi stagionati, poichè quelli freschi in questo modo si deteriorano.

In malga non vi è corrente elettrica, se non quella prodotta tramite due pannelli solari e un generatore di corrente a gasolio. Non vi sono frigoriferi, i formaggi vengono conservati nella cantina molto fresca.

In Trentino fino a poco tempo fa vi erano due tipi di permessi: uno per vendere i formaggi nei supermercati, un altro per venderlo ai privati. Oggi i due permessi sono unificati e i controlli sulla qualità dei formaggi uguali sia per la grande che per la piccola distribuzione.




martedì 26 aprile 2016

Acqua bene comune diritto dell'umanità


Venerdì 29 aprile presso la sala civica Italo Calvino alle ore 20.30 il GAS Gruppo di Acquisto Solidale di Rezzato ha organizzato un incontro dal titolo "Acqua bene comune diritto dell'umanità" con Mariano Mazzacani del Comitato Acqua Bene Comune e Don Gabriele Scalmana, responsabile della Pastorale del Creato di Brescia.

I temi della serata trattati da Mariano Mazzacani saranno il valore dell'acqua come bene comune, la privatizzazione dell'acqua, la situazione nella nostra provincia, il gestore unico provinciale di Brescia. Introdurrà la serata Don Gabriele Scalmana, sostenendo il valore dell'acqua come diritto fondamentale e universale, anche alla luce dell'enciclica papale "Laudato sì".

Hanno aderito all'iniziativa:
GAS Botticino, GAS Mazzano, ACLI Rezzato Viirle, Agesci Rezzato 1, AlterNative, Babamondo, Bottega dei Popoli Rezzato, Cooperativa di Consumo Rezzato, Legambiente Brescia Est, Naturalmente, Nonsolonoi.


martedì 5 aprile 2016

Sabato 9 aprile tra vigne e solidarietà























Sabato 9 aprile saremo ospiti presso l'azienda vitivinicola Vedrine, nostra fornitrice di vino, di cui abbiamo già parlato qui.

Dario, il produttore, ha pensato per il nostro Gas ad un percorso che si snoda tra le sue vigne, alla scoperta del territorio, di tecniche di agricoltura biologica e ai progetti di Emergency.

Da tempo la cantina Vedrine è legata ad Emergency e per questo motivo Dario ha pensato di farci conoscere meglio anche i progetti dell'associazione, creando delle tappe lungo il percorso in cui si mescoleranno informazioni sui suoi vini e le parole dei volontari di Emergency.

Ovviamente non mancheranno le degustazioni e, se il tempo lo permetterà, saranno sul campo: assaggiare il vino immersi nella vigna dal quale viene prodotto sarà un'esperienza meravigliosa.

Questa iniziativa, fortemente voluta da Vedrine, è un bell'esempio di come agricoltura biologica, solidarietà e gruppi di acquisto possano creare nuove dinamiche, lontane dai classici processi di acquisto, basate sulla qualità dei prodotti, sulla solidarietà e sul valore delle relazioni.

Qui un estratto dell'intervista fatta a Dario da Radio Onda d'Urto, in cui si toccano anche questi temi:
https://www.dropbox.com/s/6cwdqpj0zfgfwh2/Intervista%20Radio%20Ondo%20d%27Urto.mp3?dl=0



venerdì 11 marzo 2016

Festa della Legalità



Si avvicina il 21 marzo, la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie.

Per questo Nonsolonoi, Bottega dei popoli, GAS Rezzato e Coop. Consumo organizzano a Rezzato la Festa della Legalità, 4 giorni per parlare di mafie a Rezzato.

sabato 19 marzo ore 18-20
Aperitivo con gusto contro le mafie
con i prodotti di Coop. Libera Terra
presso Bottega dei popoli (via IV Novembre, 31 - Rezzato)

domenica 20 marzo ore 12.30
Pranzo della Legalità 
presso circolo L'Inventario (via IV Novembre, 71 - Rezzato)
menù siciliano con prodotti coop. Libera Terra
Prenotazioni entro giov 17 marzo: 03032592917 - 3393964274

lunedì 21 marzo ore 20.30
La mafia uccide solo d’estate 
presso cinema CTM  (via IV Novembre, 91 - Rezzato)
film di Pif con Cristiana Capotondi 

martedì 22 marzo ore 20.45
C’è la mafia a Brescia?
Incontro pubblico in sala civica Calvino (via L. Da Vinci, 44 - Rezzato)
con Fernando Scarlata del Comitato Antimafia Peppino Impastato di Brescia,
autore del libro "Tentacoli - La criminalità mafiosa a Brescia"


 

lunedì 29 febbraio 2016

Los Quirquinchos: apicoltore per passione

Il 4 febbraio abbiamo conosciuto Daniele, apicoltore per passione da una quindicina d'anni, che nel 2007 ha fondato l'azienda agricola Los Quirquinchos e la sua compagna che lo aiuta nelle diverse attività.

La storia


All'inizio Daniele aveva poche casse d'api a Travagliato (BS), ma ben presto si è dovuto spostare a causa degli avvelenamenti delle api nelle coltivazioni intensive della pianura. Si è trasferito in collina, in Molvina sopra Botticino (BS), sopra  Gussago (BS) e in Valle Trompia, muovendo le arnie in estate verso il Gavia per la produzione di miele di castagno e verso il Maniva per la fioritura del rododendro, arrivando ad un picco di 100 arnie.
Nel 2013 si è spostato in Piemonte con 30 arnie, nella provincia di Alessandria, sui colli Tortonesi dove, oltre al miele, si è dedicato alla produzione di vino e frutta. Sei mesi fa un nuovo trasferimento nelle Marche: qui può allargare la sua produzione anche all'olio. Ad Apiro (MC), in zona collinare, ha circa 70 arnie ed è fortunatamente circondato da 30 ettari di campi coltivati con metodo biologico.
Dal 2012 ha ottenuto la certificazione biologica, con ente certificatore ICEA.


Poiché la sua famiglia vive a Botticino, Daniele torna spesso nelle nostre zone e in queste occasioni ci porta il miele. In questo momento sono disponibili il miele di acacia, castagno e millefiori primaverile, prodotti in Piemonte. Quest'anno la produzione del miele di castagno è stata difficoltosa a causa del clima, mentre quella del miele di acacia è andata molto bene.

Curiosità sulle api




Poiché noi gasisti sappiamo poco sulle api, Daniele ha risposto a molte delle nostre curiosità.

In ogni cassetta ci sono circa 80.000 api e ogni ape si allontana dalla propria arnia per un massimo di 5 km, ma in genere si muove entro i 2,5 km. Per questo, quando deve spostare le casse per cercare fioriture particolari, si deve muovere di una distanza maggiore ai 5 km, affinché le api non si confondano e non tornino nel posto iniziale: un'ape che si perde non può sopravvivere da sola. La vita di un ape dura tra i 50 giorni e i 5 mesi.

Quando nasce una nuova ape regina, quella vecchia, insieme ad una parte delle api operaie della famiglia di origine sciama alla ricerca di un nuovo luogo adatto ad ospitare la nuova famiglia. Gli apicoltori acquistano e vendono le famiglie di api, cercando quelle più adatte alla zona in cui vivono.

Esistono diverse razze di api: l'ape italiana è la più comune in Italia, l'ape carnica è più diffusa in montagna, l'ape siciliana è tipica della Sicilia. A seconda della razza, le api hanno caratteristiche diverse, ad esempio l'ape carnica resiste meglio durante gli inverni rigidi, l'ape sicula è meglio adattata al clima mediterraneo.

Durante l'inverno le api consumano il miele che si trova nella parte bassa dell'arnia, che l'apicoltore lascia intatta, ma in caso le scorte finiscano, è l'apicoltore ad alimentarle con altro miele o dello zucchero, per salvaguardarne la sopravvivenza fino all'arrivo della primavera.

La certificazione biologica richiede che le arnie siano ad una distanza maggiore di 3km rispetto ad una fonte inquinante. Gli antibiotici sono vietati anche per la produzione di miele non biologico nell'Unione Europea. Una parassita molto comune è la Varroa, un pidocchio che si attacca alle api, succhiandone l'emolinfa e indebolendole, importato dalle api del sud-est asiatico, presente in Italia dagli anni Ottanta. In caso di infestazioni, si può verificare la morte della colonia. Per combattere la Varroatosi, Daniele usa due prodotti: il timolo, un olio essenziale e l'acido ossalico, che spruzza due volte in estate e due volte in inverno.

La smielatura avviene in un laboratorio certificato biologico, mettendo i melari di uno stesso tipo di miele in una centrifuga, che girando fa fuoriuscire il miele. Il miele viene fatto decantare per alcuni giorni in maturatori di acciaio inox e quindi viene invasettato.

sabato 13 febbraio 2016

Pullman per la fiera "Fa' la cosa giusta"

Anche quest'anno le Acli bresciane organizziamo il pullman per raggiungere la fiera Fa' la cosa giusta! - Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibiliPartenza dal piazzale Iveco domenica 20 marzo alle 8.30. 

Prenotazioni fino al 13 marzo al numero: 349 2235464.